venerdì, Novembre 15, 2024
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Clan Secondigliano, nuova accusa di omicidio per Marco Di Lauro

Gli investigatori lo considerano l'artefice dell'omicidio di Eugenio Nardi, affiliato al clan Sacco-Bocchetti

Clan Secondigliano, nuova accusa di omicidio per Marco Di Lauro

Marco Di Lauro, figlio del boss Paolo Di Lauro e fondatore dell’omonimo clan napoletano a Secondigliano, sta affrontando nuove accuse. Secondo quanto riferito, i Carabinieri del Nucleo Investigativo e la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli lo considerano l’artefice dell’omicidio di Eugenio Nardi, affiliato al clan Sacco-Bocchetti, alleati dei nemici scissionisti di Di Lauro.

L’omicidio è stato compiuto il 4 gennaio 2008 e ha segnato il primo omicidio di camorra di quell’anno. Gli arresti operati dalla polizia militare coinvolgono sia gli artefici che gli esecutori materiali dell’omicidio.

ARRESTATI CINQUE APPARTENENTI AL CLAN DI LAURO

Oltre a Marco Di Lauro, soprannominato “F4” e catturato il 2 marzo 2019, dopo un lungo periodo di latitanza, tra gli arrestati ci sono Nunzio Talotti, Raffaele Musolino, Pasquale Spinelli e Gennaro Vizzaccaro, tutti presi in custodia .

All’epoca dell’assassinio di Nardi, il clan Sacco-Bocchetti si era da poco alleato con gli scissionisti, che i Di Lauro consideravano i loro acerrimi nemici. I Di Lauro ritenevano che Nardi fosse responsabile del tentato omicidio di un loro affiliato, che ha portato all’omicidio di Nardi, colpito alla testa e al petto mentre era seduto nella sua auto in zona San Pietro a Patierno. Secondo quanto riferito, gli autori erano in sella a una motocicletta e indossavano caschi integrali.

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