Una strada dedicata a Silvio Berlusconi? Il Comune di Napoli dice no, e lo fa con 14 voti contrari, 3 astenuti e 5 favorevoli. Così finisce nel nulla di fatto la proposta dei consiglieri di Forza Italia presentata qualche mese fa in un documento da Salvatore Guangi e Iris Savastano.
Alla proposta ha fatto seguito l’elenco delle motivazioni, una lunga lista di azioni compiute da Silvio Berlusconi che però, in questo caso specifico, sembra tradire più un’affezione di partito che un reale motivo per dedicare una strada al Cavaliere.
NON CI SARÀ UNA STRADA DEDICATA A SILVIO BERLUSCONI
Le risposte della maggioranza di centrosinistra sono tante e affondano le radici in motivi di prassi, prima di tutto: non sono passati i 10 anni canonici per intitolare una strada a un defunto. Inoltre, vi sono anche le motivazioni politiche e ideologiche. Il Capogruppo Dem Gennaro Acampora, infatti, parla per sé e per i suoi quando dichiara: “Non vogliamo essere complici di una beatificazione di Silvio Berlusconi”.
Acampora, però, prima di dire questo spiega le sue ragioni in modo più ampio. Il no alla strada dedicata a Silvio Berlusconi è una risposta agli sforzi di una generazione politica che ha lottato contro le leggi ad personam emesse dal governo Berlusconi, ai conflitti d’interesse di cui l’ex Premier era accusato e a tutto il trambusto giudiziario di cui era protagonista.
NON SOLO ACAMPORA
Anche altre esponenti donne del centrosinistra, al Comune di Napoli, hanno motivato i loro no per quanto riguarda la strada dedicata a Silvio Berlusconi. Mariagrazia Vitelli, consigliera comunale del Pd, espone nelle sue remore a riguardo. Il motivo è proprio la visione che Berlusconi ha dato delle donne nel corso della sua vita. Intitolare una strada a Berlusconi consisterebbe, dunque, nell’avallare pienamente dei comportamenti non condivisi. Vitelli parla proprio di lesione sistematica alla dignità femminile.