Concessioni balneari, i collettivi diffidano Comune e Regione
Gli attivisti di “Mare Libero Napoli” diffidano Comune e Regione a prorogare le concessioni balneari per il 2024. Il tema è noto: in Campania il mare sta diventando sempre di più un bene esclusivo ed elitario, come spiega Mario Avoletto, esponente del collettivo: (Intervista in video allegato).
Tra caro lidi, spiagge pubbliche con accesso limitato e tratti interdetti, la possibilità di trascorrere una giornata al mare è sempre più complicata. Durante la scorsa estate, a causa del rincaro dei prezzi, cresciuti anche del 20%, il costo complessivo di una mattinata al lido è arrivato a superare i 100 euro per una famiglia.
A questo si è sommato il fatto che sempre più spesso l’ingresso alle spiagge pubbliche era contingentato. Tutto ciò si è tradotto nelle scene paradossali di intere comitive respinte agli ingressi. Una situazione che già in agosto generò non poche polemiche.
A rilanciare la vertenza il presidio convocato dal collettivo all’esterno del Varco Pisacane. Occasione per gli attivisti di consegnare formale diffida all’Autorità Portuale nel prorogare ancora le concessioni balneari, oltre alla richiesta di sgombero immediato e demolizione di tutte le opere di facile rimozione a spese del concessionario uscente. Spazio pure alla querelle sul cancello del bagno Elena, sulla quale il 24 gennaio si esprimeranno i giudici: (Intervista in video allegato)