Sarà lo “Spirito di Napoli” il documento che verrà fuori dalla tre giorni della Conferenza Unesco sul patrimonio culturale del 21 esimo secolo. I contenuti sono stati illustrati dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha chiuso la prima mattinata di lavori intervenendo alla sezione inaugurale nel Palazzo reale di Napoli. Ne discuteranno i rappresentanti dei 194 Paesi membri dell’Unesco
I CONTENUTI DELLA CARTA
“La priorità è la definizione di un’importante carta che si chiamerà ‘Lo spirito di Napoli’ in cui vogliamo affrontare grandi questioni: il rapporto tra beni materiali e immateriali, i cambiamenti climatici che è un tema rilevante perché impatta negativamente anche sui beni culturali, sui monumenti, e su cui dovremo definire una strategia comune, la lotta al traffico illecito dei beni culturali che colpisce significativamente l’Italia e la Grecia”.
IL MESSAGGIO DI MATTARELLA
I lavori sono stati aperti dal messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha parlato di “scelta “felice” quando si è deciso di sfare svolgere a Napoli l’evento.
“Il nesso tra la preservazione del patrimonio culturale e altri valori fondamentali è ancora attualissimo – ha aggiunto il Capo dello Stato -. Nuove sfide quali l’interdipendenza sempre più stretta, il cambiamento climatico, l’urbanizzazione accelerata e i flussi migratori incontrollati ci impongono di attualizzare e ampliare gli strumenti di tutela del patrimonio, rispondendo all’imperativo di trasmetterlo intatto alle generazioni future”.
MANFREDI: “NAPOLI MESCOLA CULTURA
MATERIALE E IMMATERIALE”
Intervento in inglese per il sindaco, Gaetano Manfredi, che ha sottolineato quanto Napoli riesca a mescolare cultura materiale immateriale. Sottolineando anche l’onore di poter ospitare la Conferenza e celebrare il 50/o anniversario della Convenzione del patrimonio mondiale del 1972 e il 20/o anniversario della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003. Ha ricordato poi che il centro storico di Napoli è stato dichiarato Patrimonio mondiale nel 1995 ed è tra i più vasti d’Europa.