Prosegue la protesta dei cittadini di Bagnoli per la riapertura del consultorio di via Enea e del presidio poliambulatoriale dell’Asl.
Oggi in occasione dell’8 marzo sit in di donne, lavoratrici, disoccupate, studentesse e abitanti del quartiere con l’intento di riappropriarsi di un importante presidio di diritto alla salute per il quartiere
La chiusura del consultorio avvenuta 5 anni fa crea disagio alla popolazione di Bagnoli e Agnano, sempre più spesso costretta a migrare verso la sede ASL di via Davide Winspear nel quartiere Fuorigrotta. In passato non sono mancate anche proteste da parte dei sindacati (https://videoinformazioni.com/bagnoli-e-fuorigrotta-senza-presidi-sanitari-pensionati-in-piazza/)
Una struttura, quella di via Winspear, che non sempre riesce a gestire l’aumento dell’afflusso utenti. Durante la pandemia, numerosi i cittadini sono stati costretti ricorrere ai privati. Bagnoli da sempre, anche per la presenza dell’ex Italsider, è uno dei quartieri con il più alto tasso di insorgenza di tumori e l’assenza sul territorio di un sistema di cura e prevenzione è inaccettabile, denuncia una portavoce della protesta. Sul posto momenti di tensione dopo l’intervento delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa