lunedì, Novembre 18, 2024
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Contromano in tangenziale, 8 anni fa l’incidente che sconvolse i napoletani

Otto anni fa, la notte del 25 luglio, moriva in un incidente stradale sulla tangenziale di Napoli Livia Barbato. Un episodio che sconvolse non poco

Otto anni fa, la notte del 25 luglio, moriva in un incidente stradale sulla tangenziale di Napoli Livia Barbato. Un episodio che sconvolse non poco l’opinione pubblica napoletana. Livia, 22 anni, si trovava seduta sul sedile posteriore dell’auto guidata dal suo fidanzato, Aniello Mormile che, sotto l’effetto dell’alcol, invertì all’improvviso la direzione percorrendo la tangenziale di Napoli in controsenso. Una manovra folle che provocò oltre alla morte di Livia quella del 48enne Aniello Miranda, agente di commercio e padre di famiglia che transitava in quel momento con la sua macchina per recarsi a lavoro.

CONTROMANO IN TANGENZIALE

In questi 8 anni, i genitori di Livia Barbato si sono impegnati attivamente per far conoscere agli studenti il caso della figlia e spiegare loro le conseguenze dell’alcol sui minori, denunciando inoltre le storture della giustizia italiana. Giustizia i cui meccanismi hanno fatto si che Mormile, dj di professione, uscisse dal carcere un anno fa per scontare da uomo libero, ai servizi sociali, il resto della pena. Dieci anni.

MORMILE ERA DETENUTO NEL CARCERE DI SECONDIGLIANO

Decisivo per il tribunale fu il percorso di rieducazione che Mormile aveva seguito in carcere a Secondigliano, tra cui il conseguimento di una laurea. Da qui la decisione di aprirgli le porte del carcere. In primo grado, l’uomo, oggi 37 enne, era stato condannato a vent’anni di reclusione per omicidio volontario con “dolo eventuale”. Ma questo verdetto era stato poi ribaltato dalla Corte di appello che gli ha dimezzato la pena. Mormile ha sempre detto di non ricordare che cosa fosse accaduto.

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