Corruzione e sgomberi, a Caivano la commissione parlamentare Antimafia
Era arrivata solo per dare un segnale di vicinanza delle istituzioni ai giovani di Caivano, la presidente della commissione parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo. Intervenuta questa mattina ad un’iniziativa in una scuola superiore del comune della provincia di Napoli, da mesi sotto i riflettori, si è trovata a dover gestire le conseguenze mediatiche dell’arresto per corruzione del sindaco di Avellino. Il cui caso, ha annunciato la presidente Colosimo, finirà in un’inchiesta della commissione.
“La corruzione, il voto di scambio mafioso è all’ordine del giorno. – spiega la presidente- Credo sia un messaggio terribile per la politica tutta. Tutta la commissione parlamentare Antimafia è già al lavoro ed aprirà un’inchiesta”.
QUESTIONE SGOMBERO
Durante la visita si è parlato poi della vicenda dello sgombero dei 254 appartamenti occupati abusivamente nel parco verde da 419 persone e sequestrati dalla procura di Napoli nord. Un provvedimento che aveva scatenato le proteste degli stessi occupanti e su cui oggi ha fatto chiarezza la procuratrice di Napoli nord, Maria Antonietta Troncone:
“L’ esigenza fondamentale è quella di creare un’occupazione che sia fondata su delle regole quindi laddove non vi sia la possibilità di regolarizzare i provvedimenti sgombero restano efficaci. Laddove vi sia la possibilità di regolarizzare vi sarà una permanenza negli immobili che però non è senza titolo, ma dovrà essere giustificata da un titolo, sia pure al titolo di regolarizzazione successiva, in modo tale che alla fine vi sia un inquadramento complessivo che sia dettato dalle regole e non da un’occupazione di fatto avulsa da regole. Cioè questo è un sistema da superare, ma non solo qui ovviamente”.
(Le interviste nel video allegato)