mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Corte di Cassazione, da oggi primo presidente donna

Corte di Cassazione, da oggi primo presidente donna

Margherita Cassano è da oggi primo presidente della Cassazione. Dopo la nomina al Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura votata stamane all’unanimità. Ma questo è anche il momento per ricordare – afferma la consigliera Maria Luisa Mazzola il “ricchissimo ed elevatissimo percorso professionale” della dottoressa Cassano. Per “la completezza delle esperienze giurisdizionali e organizzative, la assoluta padronanza del sapere tabellare e ordinamentale. E arricchita dall’importante esperienza di componente del Csm”.

IN MAGISTRATURA DAL 1980 E’ CONSIGLIERE DELLA CORTE DI CASSAZIONE

Cassano è entrata in magistratura nel 1980. Prima sostituto procuratore alla Procura di Firenze, al cui interno è stata assegnata anche alla direzione distrettuale antimafia, collocata fuori ruolo dal 1998 al 2002 in qualità di componente del Csm, dal 16/1/03 magistrato di appello destinata alla Corte di Cassazione, assegnata alla prima sezione penale quale componente del collegio e addetta all’ufficio del massimario e del ruolo.

Dal luglio 2006 ha assunto le funzioni di consigliere della Corte di Cassazione presso la Prima sezione penale. E anche componente delle sezioni unite penali. Dal gennaio 2016 al luglio 2020 ha svolto le funzioni direttive giudicanti di secondo grado quale presidente della Corte di appello di Firenze e dal 24 luglio 2020 è presidente aggiunto della Corte di Cassazione.

LA NOMINA DAL PLENUM DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA

Margherita Cassano “a fronte di un prevalente impegno nel settore penale della Cassazione, ha avuto modo di occuparsi anche del settore civile della Corte. Sia nell’ambito del servizio prestato presso l’Ufficio del Massimario, sia nello svolgimento dell’attuale incarico direttivo superiore giudicante di legittimità.

La nuova presidente della Cassazione nella veste di consigliere, “è stata componente delle Sezioni Unite penali. Funzioni svolte costantemente con pieno apprezzamento, per poi presiedere stabilmente i collegi delle Sezioni Unite penali e alcuni collegi delle Sezioni Unite civili, redigendo sentenze di assoluta eccellenza”.

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