Denunciano la carenza di aiuti se non addirittura l’abbandono a se stessi alcune realtà imprenditoriali, sfuggite ai codici Ateco del cosiddetto “Decreto Ristori”. Comparti in ginocchio, come nel caso delle lavanderie industriali, e delel realtà di noleggio biancheria o affini. Tante realtà del territorio campano, in enorme difficoltà, come il caso della M.C. Service con sede a Sant’Antimo, azienda ben conosciuta per le forniture di biancheria di hotel di Capri e Napoli.
“Il Governo Centrale e anche quello Regionale fanno ancora poco o nulla per aiutare le imprese e i commercianti che in questo periodo si affannano a non chiudere – dice Vincenzo Rochira, associato e portavoce per il comparto servizi di lava-nolo biancheria, associatio a Conf PMI Italia -. Il decreto ristoro da solo non basta sia per la sua entità che per il fatto di aver completamente dimenticato alcune categorie le quali non sanno come resistere fino alla primavera, momento in cui dovrebbe ripendere l’economia. Purtroppo sono centinaia le società che a breve saranno costrette a chiudere se non ci sarà un intervento da parte del presidente Conte oppure del Governatore De Luca, ci vogliono aiuti mirati per risollevare le imprese. Aiuti a fondo perduto per il fatturato perso, sospensione di tutti gli adempimenti onerosi, sarebbe anche il caso di valutare un condono tombale. Impossibile pensare che si possano onorare tutti gli adempimenti le forniture se non si ricevono aiuti e se non si lavora”.