Covid e trombosi: chi si vaccina rischia meno di chi si infetta
Il rischio di trombosi legato all’infezione da COVID-19 è fino a 70 volte superiore a quello legato ai vaccini contro il virus. Lo si evince da uno studio recentemente pubblicato sulla rivista “Thrombosis Research”.
Lo studio, intitolato “Treasure” (Thrombotic risk after AstraZeneca and Pfizer vaccines), è stato coordinato dal Centro Cardiologico Monzino e dall’Università Statale di Milano in collaborazione con l’Ospedale San Raffaele.
Si tratta del più ampio e completo studio sugli effetti di tutti i quattro vaccini utilizzati contro il COVID-19 sul sistema emostatico.
STUDIO SU PAZIENTI CHE STAVANO PER RICEVERE IL VACCINO SIA VIRALE CHE MRNA
Lo studio, condotto dalla primavera all’estate del 2021, ha coinvolto 368 soggetti di età compresa tra i 18 ei 69 anni, arruolati attraverso una campagna di sensibilizzazione tramite media e social network e personale del Monzino e dell’Università Statale di Milano.
I partecipanti stavano per ricevere la prima o la seconda dose di vaccino anti-COVID-19, sia a vettore virale (AstraZeneca o Janssen) che a mRNA (Pfizer o Moderna).
I ricercatori hanno effettuato un semplice prelievo di sangue il giorno prima e 8-10 giorni dopo la vaccinazione, con l’obiettivo di valutare l’effetto dei vaccini sui meccanismi emostatici dell’organismo.
NON RISULTA ATTIVAZIONE PIASTRINICA DOPO LA VACCINAZIONE
Il risultato finale è che i quattro vaccini inducono una risposta infiammatoria temporanea, ma non provocano alcuna attivazione piastrinica.
Le lievi alterazioni riscontrate nella coagulazione e nella funzionalità endoteliale potrebbero spiegare l’aumento lieve degli eventi tromboembolici venosi verificatisi dopo la vaccinazione, ma i ricercatori sottolineano che questi eventi sono molto rari.
Questo studio fornisce una conferma scientifica importante sul fatto che i vaccini contro il COVID-19 sono sicuri e che i rischi legati alla vaccinazione sono molto inferiori rispetto ai rischi associati alla malattia da COVID-19 stessa.
La coordinatrice dello studio, Marina Camera, afferma: “Il nostro studio pone fine alle discussioni fra esperti e ai dubbi della popolazione circa il nesso di causalità tra eventi trombotici e somministrazione dei vaccini anti COVID-19”.
Questo studio conferma la sicurezza dei vaccini contro il COVID-19 e il loro importante ruolo nella prevenzione della malattia. La vaccinazione rimane la migliore arma a disposizione per contrastare l’infezione che ha sconvolto il mondo.