Solo il numero delle terapie intensive occupate in forte calo e il consistente contenimento della mortalità, rappresentano i due fattori che spingono la Campania a uscire dalla zona rossa e a entrare in arancione già da lunedì prossimo. Nella lotta al Covid, il bollettino regionale evidenzia però il sempre alto numero di nuovi contagiati, con addirittura la Campania in cima alle classifiche settimanali. Il tasso di incidenza relativo balla tra il 10 e l’11%, il doppio della media nazionale. E’ alto e, spesso superiore ai nuovi infetti, il numero di guariti quotidiani ma resta forte la pressione sugli ospedali, nei reparti di terapia subintensiva, dove l’età media dei pazienti si è abbassata. Sul fronte vaccini la Campania dimostra una discreta vitalità, ha somministrato quasi 1mlione e 200mila dosi e da oggi inizierà a ricevere le fiale in base alla popolazione. Lo stop al vaccino “Johnson & Johnson” rallenta i piani, ma all’aeroporto di Capodichino sono arrivate 148mila dosi di vaccino “Pfizer”. L’Asl Napoli 1 punta a fornire nuove dosi ai medici di base e da domenica prossima farà partire le vaccinazioni a domicilio. L’Asl partenopea ha cominciato una nuova distribuzione di vaccini ai 190 medici di base che hanno aderito alla campagna vaccinale, consegnando loro dosi di “Pfizer” e “Astrazeneca”.
Dall’Asl Napoli 2 Nord fa (competente sull’area a nord del Capoluogo e sulle isole di Ischia e Procida) viene un appello alla popolazione nella fascia di età 60/69 anni, affinché aderisca alla campagna vaccinale. Ad oggi solo il 10% degli aventi diritto ha dato la propria disponibilità, ma – dicono dalla Asl – “la vaccinazione contro il Covid 19 è indispensabile per superare la pandemia”.
Certo, ma in sicurezza per tutti.