FACTA (Federico II against Covid Task Force), è la prima task force multidisciplinare di ricerca sulle conseguenze da Covid 19 dell’Università Federico II di Napoli. L’iniziativa è stata presentata stamane ed è partita dalla necessità di comprendere i motivi dell’astenia dovuta al long covid e da tutti gli altri problemi che emergono da una malattia del tutto nuova.
“Confidiamo, con il nostro lavoro sinergico, di poter offrire alla comunità scientifica nei prossimi mesi degli importanti risultati e ai pazienti un metodo di cura quanto più completo ed efficace possibile. Un anno fa abbiamo pensato di organizzare queste problematiche perché pensavamo che l’astenia derivasse da problemi surrenali. Così non è mentre per la tiroide è il metabolismo si sono avuti molti riscontri. Abbiamo affrontato il problema insieme ad altri colleghi soprattutto i dermatologhi e gli pneumologi, oggi siamo riusciti a mettere insieme tante esperienze specialistiche”, ha spiegato la professoressa Annamaria Colao che ha promosso l’iniziativa “che consentirà, tra i primi al mondo, di avere una cartella clinica completa per adeguare le terapie ed essendo i trial registrati di offrire i dati delle nostre ricerche a tutti gli studiosi. È una malattia nuova, non descritta sui testi e non ci sono percorsi già definiti, ognuno di noi deve mettere i vari tasselli per comporre un quadro completo e mi prendo il merito di aver messo insieme oltre dieci gruppi di talenti della Federico II”, conclude Colao.
“La casistica dalla quale siamo partiti riguarda 580 pazienti in regime ordinario con una letalità del 7 per cento, tra i più bassi in assoluto con tassi di sopravvivenza molto elevati proprio grazie alla multidisciplinarità che subito abbiamo attivato”, ha spiegato il professore Ivan Gentile che insieme al professore Cittadini e alla professoressa Fabbrocini e al professor Pivonello per primi hanno avuto la capacità di fare rete e analizzare le varie problematiche del long covid.
“L’obiettivo è di fare terapie a bassa intensità di cura per evitare la forma severa della malattia. Proprio in questi giorni abbiamo anche la possibilità di trattare precocemente la malattia con una profilassi pre esposizione che consente di dare gli anticorpi ai fragili che non riescono a produrli”, ha proseguito Gentile. La presentazione del team è stata aperta dal Rettore Matteo Lorito. Tra i tanti presenti Maria Triassi, direttore della scuola di medicina, Anna Iervolino, direttore generale dell’azienda ospedaliera Federico II e l’assessore comunale Vincenzo Santagada.