Crediti d’imposta illeciti, sequestri da 31 milioni
Truffavano lo stato simulando investimenti anche milionari per accumulare nei cassetti fiscali i crediti d’imposta destinati per investimenti nel Mezzogiorno. I baschi verdi della guardia di finanza hanno eseguito un sequestro dal valore complessivo di 31 milioni di crediti di imposta, emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord.
Sono le 44 le persone (residenti in Campania, Lombardia, Sardegna, Calabria e Sicilia) indagate per i delitti di truffa ai danni dello Stato e di reimpiego di proventi illeciti . Il valore complessivo della frode avrebbe raggiunto un valore di oltre un miliardo e settecento milioni di euro, il cui utilizzo indebito (scongiurato dall’operazione ) avrebbe comportato un danno significativo per le casse dello Stato.
Tra gli indagati, secondo quanto emerge dalle indagini, c’è chi avrebbe simulato anche l’acquisto da una società londinese di sofisticati software inserendo nei moduli di comunicazione da trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati relativi agli investimenti fittizi.
Alcune società coinvolte invece avrebbero fatto ricorso ad operazioni straordinarie, come le cessioni di ramo d’azienda, pur di aggirare l’incedibilità a terzi del credito. Cessioni che venivano poi eseguite per importi nettamente inferiori.