Dal primo giorno dell’aggressione russa contro l’Ucraina, il vescovo di Napoli don Mimmo Battaglia è sceso in prima linea per coinvolgere la cittadinanza e la comunità ucraina residente in manifestazioni contro la guerra.
Ma c’è un’altra guerra, più vicina ed è quella che con cadenza quasi quotidiana riportano le cronache cittadine e vedono sempre più i giovani protagonisti.
Aveva 25 anni la vittima dell’omicidio avvenuto sabato scorso davanti allo stadio Maradona.
16 invece sono gli anni di un ragazzo incensurato che ora lotta tra la vita e la morte in un letto dell’ospedale di Giugliano.
Dopo essere stato accoltellato a un polmone per motivi ancora da chiarire nel comune di Mugnano.
Sono giovanissimi anche i protagonisti dei continui episodi di violenza che si verificano nella zona dei baretti di Chiaia.
Per il vescovo di Napoli, che ha celebrato la messa di Pasqua in un Duomo gremito, anche questa è una guerra.
E va affrontata con tutti le risorse di cui dispongono le istituzioni cittadine.