A Capodimonte, per la sezione Osservatorio, per il Campania Teatro Festival ha debuttato lo spettacolo “Gemito – L’arte d’’o pazzo”, scritto e diretto da Antimo Casertano, sul palco insieme a Daniela Ioia, Luigi Credendino, Ciro Kurush Giordano Zangaro.
Una vita tormentata e ossessionata dalla continua ricerca della perfezione e dal maniacale tentativo di lavorare non per la conquista del successo ma per la conquista della verità: quella di Vincenzo Gemito, uno degli artisti napoletani più dimenticati di sempre.
L’ossessione per il vero lo ha spinto persino verso la reclusione in manicomio, avvenuta tra il 1886 e il 1888, prima di recludersi in casa per oltre venti anni, in modo volontario, una volta uscito.
La volontà del regista è stata quella di realizzare uno spettacolo e di poterlo portare in scena, non solo per ridare luce alla figura di Gemito, ma anche per esplorare la materia intima che muove un artista, ponendo delle domande.