mercoledì, Luglio 16, 2025
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Curia, Procura e Arciconfraternite: firmato protocollo d’intesa

Obiettivo trasparenza sulla scelta dei tecnici e delle imprese per i lavori di manutenzione

Tutelare e valorizzare l’ingente patrimonio culturale ecclesiastico, costituito anche da immobili, affinché ogni intervento edilizio venga eseguito nel pieno rispetto delle norme vigenti e in piena trasparenza. E’ questo l’obiettivo di un protocollo d’intesa della durata triennale siglato, nella Curia di Napoli, tra Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli, Arcidiocesi di Napoli e Comitato di gestione delle Arciconfraternite. Registrata anche la piena disponibilità della Procura Generale a supportare tale apprezzabile impegno con la messa a disposizione dei tecnici e del relativo software che garantisce rotazione e trasparenza.

La firma al documento è stata apposta dal procuratore generale Aldo Policastro, dal’Arcivescovo di Napoli, cardinale Domenico Battaglia e dal presidente commissario arcivescovile delle Arciconfraternite Commissariate dell’Arcidiocesi, Alfonso Basso. L’accordo consente all’Arcidiocesi e agli enti ecclesiastici sottoposti alla vigilanza canonica di utilizzare gli elenchi di tecnici e imprese istituiti presso la Procura Generale della Repubblica nell’ambito delle procedure di esecuzione riguardanti le demolizioni di opere abusive.

L’Arcidiocesi, pertanto, per le proprie esigenze e per quelle degli enti ecclesiastici sottoposti alla sua vigilanza canonica, si avvarrà degli elenchi istituiti e aggiornati dalla Procura Generale della Repubblica. In particolare, le Arciconfraternite intendono avvalersi del Protocollo, al fine dei necessari interventi di manutenzione e riqualificazione delle cappelle monumentali poste nel cimitero cittadino.

“Ciò garantirà la selezione di tecnici e imprese secondo i principi di legalità, trasparenza, parità di trattamento, non discriminazione e rotazione – ha spiegato il moderatore della Curia, monsignor Francesco Beneduce -, assicurando l’alternanza degli operatori economici ed evitando il cumulo di affidamenti ripetuti al medesimo soggetto”.