mercoledì, Dicembre 18, 2024
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De Laurentiis, i sogni proibiti rivelati ai tedeschi: “Scudetto e Champions”

Leggi l'intervista integrale rilasciata a Bild Sport

L’intervista l’ha rilasciata nella sede della Filmauro, d’altra parte la sede del Napoli non esiste. L’ultima volta che Rummenigge venne a Napoli, prima della partita col Bayern Monaco, fu accolto in una suite del Vesuvio… nell’imbarazzo generale dei presenti. Aurelio De Laurentiis decide di parlare con l’inviato della Bild Sport nella stanza dove troneggiano le locandine di tanti film di successo (di seguito la traduzione integrale dell’intervista). Anche per questo la prima domanda ha il sapore “cinematografico”, da applicare alla stagione attuale.

LA STAGIONE DEL NAPOLI, UN’EPOPEA COLOSSALE

“Un’epopea colossale! …che potrebbe concludersi con il primo scudetto italiano dai tempi di Maradona. – si illumina De Laurentiis – Cosa significherebbe un titolo per questo club e questa città? Nella sua storia, il Napoli ha vinto due scudetti, entrambi nell’era Maradona. Dopo quella breve finestra di opportunità, questo club è fallito, è fallito ed è finito in Serie C. Poi sono arrivato. Sotto la mia presidenza e in 19 anni abbiamo ricostruito una squadra che non esisteva più a causa del fallimento. Siamo tornati in Serie A a tempo di record e giochiamo in Europa da 14 anni consecutivi, compresa la prossima stagione. Il campionato sarebbe il giusto culmine di un decennio straordinario. Per la città significherebbe prestigio, buoni affari e prosperità. E un riscatto”.

LE RAGIONI DEL SUCCESSO

“In estate abbiamo avuto il coraggio e la lungimiranza di ringiovanire la nostra squadra e rafforzarla con talenti di altissimo livello. E il nostro allenatore Luciano Spalletti sa perfettamente come valorizzare questi giovani giocatori e farci giocare in modo spettacolare e vincente”.

LO SPIRITO DI MARADONA

“Non solo è stato il più grande giocatore di tutti i tempi. Per il Napoli è stato un mito e un uomo che è riuscito a spingere i napoletani verso ambizioni sportive che prima non osavano pensare. Non solo ha vinto due scudetti e una Coppa dei Campioni, ma ha dato orgoglio e fiducia alla gente.  Era un fuoriclasse e scelse Napoli come luogo dove mostrare il meglio di sé. Stiamo parlando di un campione che non esisterà mai più. Semplicemente lo dovevamo a lui se ora giochiamo in uno stadio che porta il suo nome.

L’INCONTRO CON DIEGO AL SAN CARLO

“Nel 2017 c’è stata una grande serata in suo onore al Teatro San Carlo di Napoli, il teatro più antico d’Europa. Allora aveva spesso problemi e non sempre era in forma e in salute. Ma quella sera era come un direttore d’orchestra, un presentatore. Raccontava storie, moderato. Non era solo una stella, era la definizione di una stella. È anche più alto di Messi.

LA REAZIONE AL SORTEGGIO

La prima reazione è stata che non si trattava di un sorteggio particolarmente difficile. Ma la verità è che è esattamente quello che è stato e si vede dal fatto che stanno lottando per il campionato. Spero in due partite spettacolari e ad alto punteggio. Le possibilità di progredire sono davvero del 50 percento. Non dobbiamo pensare di essere migliori dell’Eintracht. Il duello contro il Barcellona dello scorso anno (nei quarti di Europa League, ndr) la dice lunga, visto che in pochi avrebbero scommesso su di loro. Non stiamo commettendo lo stesso errore che avrebbe potuto fare il Barcellona. Oggi Napoli ed Eintracht sono senza dubbio i migliori esempi di club che possono arrivare in alto con molta tradizione e senza l’aiuto di un investitore straniero. Ci tengo a sottolineare che in tutta Europa la maggior parte dei club che dipendono da fondi esterni e che hanno speso cifre assurde hanno ottenuto meno del previsto. La nostra strategia è mantenere bassi i costi e investire nei giovani giocatori.

IL NAPOLI PUO’ VINCERE CAMPIONATO E CHAMPIONS

“Abbiamo una squadra forte, ma le migliori squadre in Europa e nel mondo sono in Champions League. Credo che il Napoli possa vincere la Champions League, proprio come i bookmaker, che ci vedono anche al quarto o quinto posto tra i candidati più probabili. Certamente alcune squadre sono più forti. Vedremo. In estate pensavo al campionato. Ho sempre saputo che abbiamo messo insieme una squadra competitiva. E negli ultimi dieci anni circa, siamo sempre stati tra i primi quattro, e spesso secondi. La cosa più importante era che la squadra ha sempre lottato per la vittoria. Il Napoli è crollato spesso nella seconda parte della stagione. Molte persone pensavano che saremmo crollati dopo la pausa dei Mondiali o che almeno non saremmo stati forti come prima. Ovviamente era una sciocchezza”.

 

 

 

 

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