sabato, Settembre 28, 2024
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De Luca apre sull’autonomia differenziata: “Se approviamo tre emendamenti si può fare”

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intervenuto all’inaugurazione della stazione di Porta Nolana a Napoli, è intervenuto sul tema dell’autonomia differenziata. Di fatto, seppur provocatoriamente, apre alla possibilità che la legge possa essere applicabile ma vincola la sua applicazione all’approvazione di tre emendamenti: “Agli amici del nord dico: se davvero vogliamo essere intellettualmente onesti, se hanno un contenuto le cose che dite, che non volete penalizzare il Sud, approviamo tre emendamenti. Un primo con cui stabiliamo per sanità e scuola pubblica che tutti i cittadini italiani, dal Piemonte alla Sicilia, devono avere le stesse risorse. Approviamo un secondo emendamento con cui stabiliamo che il numero di medici, infermieri, addetti alla sanità, che deve essere uguale per tutte le regioni in proporzione agli abitanti. E anche che sia vietato alle Regioni, tutte, a cominciare da quelle che chiedono l’autonomia differenziata, la possibilità di fare contratti integrativi regionali per sanità e scuola”.

IL TERZO EMENDAMENTO

Sul terzo emendamento, De Luca sottolinea: “Se si mette sul tavolo un contratto regionale che può raddoppiare o triplicare le retribuzioni dei medici, è chiaro che noi condanniamo a morte la sanità del Sud. Avremo un fiume di giovani che se ne vanno al Nord. Bastano tre emendamenti. Stesse risorse pro capite per la sanità, stesso numero percentuale di dipendenti nella sanità pubblica, divieto di fare contratti integrativi regionali. Se li approviamo possiamo andare avanti”. Sulla legge approvata nei giorni scorsi, De Luca ha spiegato: “Appena sarà pubblicata – ha detto – sul Bollettino Ufficiale, chiederemo di partecipare al confronto con il Governo sulla linea della Regione che è l’opposto dell’autonomia differenziata, che io ho definito il controrisorgimento. Chiederemo anche l’attribuzione alla Regione delle competenze che servono a evitare passaggi burocratici inutili. L’approvazione dei piani paesaggistici, le norme sugli impianti energetici, i lavori nei porti, visto che oggi per fare il dragaggio in un porto dobbiamo aspettare 7 anni per le autorizzazioni dei ministeri. Queste azioni le possiamo fare anche domani mattina, d’accordo con le Regioni del Nord, per modernizzare l’Italia, ma all’autonomia differenziata no, per nessun motivo”.

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