lunedì, Novembre 18, 2024
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Decreto sostegni bis, inadeguato per tour operator e agenzie di viaggio

Con una dura nota congiunta indirizzata al Governo, le associazioni imprenditoriali del Turismo organizzato hanno detto no al Decreto sostegni bis appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

AIDIT Federturismo Confindustria, ASSOVIAGGI Confesercenti, ASTOI Confindustria Viaggi, FIAVET e FTO-Federazione Turismo Organizzato Confcommercio chiedono un immediato rifinanziamento del Fondo di almeno 500 milioni di euro da destinare in via esclusiva alla parziale copertura delle perdite delle agenzie di viaggi e dei tour operator a fronte dei 150 milioni stanziati per il 2021.

Un plafond decisamente irrisorio, fanno sapere le sigle turistiche, anche perché la platea stimata dei beneficiari è di circa 80mila imprese che, mediamente, hanno perso quasi il 90 per cento del loro fatturato.

Nel testo si evidenzia che il solo comparto del Turismo Organizzato, nei primi 5 mesi del 2021, ha registrato una perdita di fatturato superiore a 5,5 miliardi di euro che si somma ai 12,5 miliardi persi nel 2020.Tale perdita, per le rappresentanze imprenditoriali, non solo è dovuta ad un inevitabile calo della domanda durante la pandemia, ma anche ai decreti e provvedimenti governativi che hanno di fatto tenuto chiusi interi settori, tra i quali il turismo.

Ciò che la politica sembra non capire – fanno sapere le associazioni – è che Agenzie di Viaggio e i Tour Operator sono rimasti a fatturato zero per oltre un anno e mezzo e che la ripartenza non è dietro l’angolo, visto che la maggior parte delle mete estere sono ancora interdette. Detto in sintesi, quindi, agenzie di viaggio e tour operator, anche quando hanno riaperto, non hanno generato fatturato a causa della mancanza di prodotto da vendere.

Sotto accusa anche il meccanismo del contributo a fondo perduto previsto anche per questa tornata solo a favore di chi ha subito almeno il 30 per cento delle perdite, fissando il limite di 10 milioni di fatturato, escludendo così le imprese che hanno subito perdite ingenti, come i tour operator e le agenzie di viaggio.

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