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martedì, Dicembre 24, 2024
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Degrado uffici Giudice di Pace, esposto al ministro Nordio

Gli avvocati Volzone e Vizzino scrivono al ministro per chiedere servizi adeguati per tutti gli operatori della Corte di Appello di Napoli

L’attività giurisdizionale dei Giudici di Pace di Napoli sempre più a rischio. La necessità impellente di digitalizzare il settore della giustizia, evidenziata anche dalla recente esperienza epidemiologica, ha portato a numerosi disagi e difficoltà per gli operatori del diritto in Campania e in tutta Italia. Lo affermano gli avvocati Pasquale Volzone e Riccardo Vizzino in un esposto indirizzato al ministro della Giustizia Carlo Nordio e ai vertici giursdizionali e di categoria del distretto di Corte di Appello di Napoli.

LE MOTIVAZIONI ALLA BASE DELL’ESPOSTO

In particolare, alcuni episodi recenti nella Cancelleria della VIII Sezione Civile del Giudice di Pace di Napoli hanno evidenziato problemi gravi, come l’estromissione di un avvocato dal sistema digitale senza motivazioni chiare, compromettendo il diritto di difesa, e l’impossibilità di digitalizzare tutti i giudizi iscritti ante processo telematico a causa dell’elevato numero di processi cartacei pendenti.

ACCESSO NEGATO AI SERVIZI DIGITALI DI CANCELLERIA

Uno dei maggiori problemi che i cancellieri devono affrontare è l’accesso complicato alle informazioni digitali. L’introduzione del registro elettronico ha reso necessario cercare e trovare le informazioni dei casi in formato digitale, richiedendo più tempo rispetto all’accesso ai documenti cartacei che erano precedentemente riposti nel fascicolo d’ufficio. Inoltre, i sistemi digitali utilizzati sono complessi e richiedono competenze specifiche, che molti cancellieri, soprattutto quelli più anziani, non possiedono. La mancanza di uniformità dei software utilizzati complica ulteriormente la situazione, obbligando i cancellieri a imparare diversi sistemi in base alla loro area di lavoro.

FATISCENZA DEGLI UFFICI E CARENZE IGIENICO-SANITARIE

Gli uffici dei Giudici di Pace di Napoli soffrono di numerose carenze sia in termini igienico-sanitari che strutturali. Le aule sono in condizioni raccapriccianti, con allagamenti frequenti e una mancanza di personale. Gli spazi angusti per l’attesa delle udienze e le dimensioni inadeguate delle aule complicano ulteriormente la situazione.

Il dossier sull’edilizia giudiziaria curato dalla VIII commissione permanente di studio dell’Anm ha evidenziato la gravità del problema in tutta l’Italia, con soffitti e solai fatiscenti e pericoli strutturali evidenti. La mancanza di un sistema di gestione e amministrazione adeguato e la presenza di cancellerie aperte solo a giorni alterni aggravano ulteriormente la situazione.

INEFFICIENZA DELLE CANCELLERIE E RALLENTAMENTO ATTIVITA’ DEGLI AVVOCATI

Inoltre, le cancellerie si trovano ad affrontare una serie di problemi pratici legati alla digitalizzazione. La carenza di personale, carta, toner e strumentazioni adeguate ha reso difficile stampare comparse o atti da inviare via posta elettronica certificata. Questi ostacoli logistici hanno influenzato l’efficienza e la tempestività del lavoro svolto dagli avvocati e hanno ulteriormente aggravato la situazione già precaria delle cancellerie.

Tutte queste difficoltà evidenziano la necessità di un intervento urgente da parte del Ministero della Giustizia per affrontare le sfide della digitalizzazione nel settore giustizia. È indispensabile introdurre un sistema standardizzato che semplifichi l’accesso alle informazioni digitali per i cancellieri, garantendo al contempo la sicurezza dei dati sensibili. Inoltre, è fondamentale fornire una formazione adeguata su questi sistemi digitali a tutti gli operatori del diritto, in modo che possano utilizzarli in modo efficace ed efficiente.