Detenuti, al carcere di Poggioreale la via crucis con vescovo Battaglia
La pioggia ha solo modificato il percorso ma non fermato la Via Crucis diocesana, che l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, ha voluto organizzare per la quinta domenica di Quaresima all’esterno del carcere di Poggioreale per tenere alta l’attenzione sulle problematiche relative ai detenuti. Tre i suicidi in carcere avvenuti a Napoli nel 2025, 11 lo scorso anno. Iniziata nella Chiesa di San Carlo Borromeo, situata nel Centro Direzionale della città, la processione si è conclusa nell’androne della casa circondariale. Presenti25 detenuti di Secondigliano e Poggioreale che hanno portato i cartelli nelle varie stazioni, da loro realizzati nel laboratorio di pittura nel carcere. Un modo per portare la luce della speranza in un contesto spesso carico di difficoltà e disperazione, ha detto don Mimmo Battaglia. «Tutti lottiamo per aiutare a difendere la dignità di chi è dentro, spesso vittima di un sistema ancora troppo disumano e deficitario, ancora troppo lontano dai principi non solo evangelici ma anche costituzionali. La grande croce, che termina con un’ancora, realizzata dai detenuti di Secondigliano con il legno delle barche dei migranti di Lampedusa. Presenti alla funzione, il Garante dei detenuti della Regione Campania, Samuele Ciambriello e don Giovanni Russo, cappellano del carcere di Secondigliano. (Interviste nel video allegato)