venerdì, Novembre 22, 2024
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Detenuto disabile suicida in cella a Carinola: è il quarto dall’inizio dell’anno

L'Uspp chiede tavolo interistituzionale al Presidente De Luca

Detenuto disabile suicida in cella a Carinola: è il quarto dall’inizio dell’anno

Si è tolto la vita impiccandosi nella sua cella, è il quarto suicidio in carcere dall’inizio dell’anno in Campania. L’ultimo drammatico episodio è avvenuto a Carinola, in provincia di caserta, Un detenuto disabile di 58 anni si è tolto la vita impiccandosi alle sbarre della finestra. La denuncia è stata prontamente formulata dal segretario generale del Sappe, Donato Capece, che ha detto: “Un detenuto che si toglie la vita in carcere è una sconfitta per lo Stato e per tutti noi che lavoriamo in prima linea”.

CIAMBRIELLO: “TENDENZA DRAMMATICA”

Per Samuele Ciambriello, portavoce nazionale della Conferenza dei garanti locali dei detenuti, “La tendenza drammatica dei suicidi in carcere è sorprendente soprattutto per la politica che è indifferente e vive in silenzio. Il tasso di suicidi in carcere – aggiunge Ciambriello – è 20 volte superiore ai suicidi delle persone libere. Occorrono risposte concrete qui e ora, prima che ci sia l’irreparabile”.

“ISTITUIRE TAVOLO SULLE CARCERI”

Il sindacato della polizia penitenziaria Uspp, dal canto suo, ha chiesto al presidente della regione, Vincenzo De Luca, un tavolo interistituzionale e osservatorio sulle carceri. “Mancano troppi operatori di sostegno, – ricorda il sindacato – specie figure sanitarie come psicologi, psichiatri, assistenti sociali; servono subito concorsi regionali per l’assunzione di queste figure professionali; vi è inoltre carenza di personale di polizia penitenziaria pari a circa 600 unità”. Il sovraffollamento, sottolinea ancora una volta sindacato “raggiunge punte del 40 per cento in quasi la metà degli istituti di pena della Campania e per questo chiediamo l’avvio urgente dei lavori del carcere a Nola, la cui apertura è stata più volte annunciata ma non si è mai realizzata, nonostante l’urgenza di decongestionare il sovraffollamento degli istituti”.

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