Tre tavolini apparecchiati in mezzo alla strada, sedie e piatti però, vuoti. E’ questa la forma di protesta scelta dai ristoratori del centro di Napoli, le cui attività sono ancora chiuse per l’assenza di spazi all’aperto dove allestire i tavoli per la clientela.
Alla luce delle disposizioni dell’ultimo decreto sono tante le attività a Napoli che continuano a vedere preclusa la possibilità di riaprire. Intere famiglie oramai allo stremo chiedono di rivedere il regolamento e di dare la possibilità, in sicurezza e anche a numero ridotto di sedute, di tornare a lavorare.
Al fianco dei ristoratori il consorzio di imprese Toledo Spaccanapoli, presieduto da Rosario Ferrara