Dipendenti pubblici e docenti, busta paga più pesante da oggi
Stipendi più alti per i dipendenti pubblici e gli insegnanti nel 2023. E’ in busta paga l’incremento tra i 20 e i 45 euro lordi, tredicesima compresa, grazie all’una tantum previsto dal Goveno nell’ultima manovra di Bilancio.
Si tratta di un’anticipazione dei rinnovi contrattuali per il triennio 2021-2024, già scaduti da 11 mesi, come fanno notare le sigle di rappresentanza dei dipendenti pubblici.
SI TRATTA DELL’ANTICIPAZIONE DEI RINNOVI CONTRATTUALI
Una tantum prevista per compensare il pagamento della vecchia indennità di vacanza contrattuale. Ovvero del contributo introdotto nel 1993 nel periodo previsto tra la scadenza del contratto collettivo di lavoro e il suo rinnovo.
L’emolumento non si “somma” al rinnovo, ma ne costituisce una parte che viene erogata a stralcio e una tantum.
UNA TANTUM SPALMATA SU 13 MENSILITA’ PER TUTTO IL 2013
Il bonus non verrà pagato in unica soluzione, ma verrà spalmato su 13 mensilità.
La Legge di Bilancio ha stanziato circa 1 miliardo di euro (che diventano 1,15 miliardi al lordo dei contributi Irap) per il pagamento del bonus ai dipendenti pubblici, cioè a chi lavora nelle amministrazioni centrali (compreso il personale scolastico) che rappresenta il 55% dei 3,2 milioni di dipendenti pubblici complessivi.