A Santa Maria Capua Vetere per dare un segno tangibile che il governo non dimentica. E che, ora più che mai, l’ordinamento penitenziario va riformato.
Il premier Mario Draghi e la ministra della Giustizia Marta Cartabia scelgono il carcere dell’ “orribile mattanza” per ampliare il raggio delle riforme dell’esecutivo nel campo della giustizia.
Andando a toccare non solo i processi civili e quelli penali ma anche il sistema delle carceri e i diritti dell’uomo sanciti dalla Costituzione.
Il carcere è al centro dell’inchiesta sugli scontri della primavera del 2020 nella quale sono contestati ai vertici della struttura e agli agenti penitenziari i reati di violenza e tortura.
Draghi
Il premier e la Guardasigilli arrivano nel casertano nel primo pomeriggio di ieri.
Restano oltre un’ora nel penitenziario “Francesco Uccella”.
Draghi visita diversi bracci del carcere, come quello femminile o quello con i detenuti con disabilità.
Entra in alcune celle e parla con i suoi inquilini.
E, nel cortile del penitenziario, arriva anche l’acclamazione dei detenuti, scandendo anche la richiesta di “indulto”.
Il presidente del Consiglio ovviamente incontra anche la polizia pentenziaria. E il messaggio che gli viene recapitato è univoco: il corpo, con l’aumento dei detenuti, è sottodimensionato.
A loro Draghi promette che il governo non li lascerà soli e che la riforma dell’ordinamento pentenziario toccherà anche il settore della polizia.
Alle parole del premier fanno eco quelle di Cartabia che prenderà in mano il dossier della riforma delle carceri.
Il premier Mario Draghi ha incontrato sta incontrando la delegazione di lavoratori della Whirlpool giunta a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per chiedere l’intervento del capo del governo sulla crisi dell’azienda.