La loro fuga è durata poche ore. Hanno praticato un foro nel muro perimetrale del carcere di Poggioreale, durante la notte, e si sono calati lungo il muro di cinta con una corda rudimentale. Due detenuti, l’algerino Mahrek Souki e il siriano Mahmed Eloka, rispettivamente 32 e 23 anni, hanno provato per poche ore le ebbrezza della libertà. Ma sono stati riarrestati e ricondotti nella casa circondariale dopo un inseguimento durato l’arco della mattinata.
Entrambi sono stati rintracciati e bloccati dalla polizia penitenziaria a Mondragone, nel Casertano. Il provveditore delle carceri per la Campania, Lucia Castellano, che ha coordinato le operazioni, ha espresso le proprie congratulazioni al corpo della Polizia penitenziaria. La Procura di Napoli (pm Vincenzo Toscano, della sezione “fasce deboli”, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone) ha aperto un’indagine per fare luce sull’evasione dal carcere.
Anche la prima evasione registrata nel carcere di Poggioreale, la prima dopo ben cento anni, è avvenuta ad agosto, precisamente il 25 agosto del 2019. A scappare fu un detenuto ritenuto dalla polizia pericoloso, Robert Lisowski, cittadino polacco 32enne, arrestato dalla Squadra Mobile di Napoli il 5 dicembre 2018 per omicidio. Venne preso nei Quartieri Spagnoli di Napoli con l’accusa di avere assassinato un ucraino di 36 anni, suo amico, durante una lite scoppiata in un locale della città frequentato da cittadini dell’Est europeo. Venne catturato dalla Polizia di Stato il 26 agosto claudicante e sofferente a non poca distanza dal carcere di Poggioreale da dove era fuggito: si era infatti provocato una frattura calandosi dal muro di cinta della casa circondariale con una corda fatta con le lenzuola.