Napoli non ha lasciato soli i familiari di Chiara Jaconis, la 30 enne di Padova morta dopo tre giorni di agonia in un letto dell’ospedale del mare per essere stata colpita da una statuetta caduta da un balcone di un edificio di via Sant’Anna di Palazzo nei Quartieri spagnoli. Con una fiaccolata a cui hanno partecipato anche il padre della ragazza e la sorella, la gente dei quartieri spagnoli si è accollata il lutto come se fosse personale, testimoniando poi il proprio dolore alla famiglia di Chiara. In attesa che l’inchiesta della procura faccia il suo corso, “Perdonaci” hanno gridato al padre le circa duecento persone che hanno risposto all’invito a partecipare alla fiaccolata
TANTI I MESSAGGI LASCIATI NELLA STRADA IN CUI E’ AVVENUTA LA TRAGEDIA
Nel punto in cui Chiara è stata colpita, ora c’è un altarino formato da fotografie, fiori e messaggi alla giovane che ha trovato la morte a Napoli durante una passeggiata di piacere con il fidanzato. Ed è da qui che il padre Gianfranco ha voluto andare prima di unirsi alla fiaccolata
L’INCHIESTA
Si attende ora lo sviluppo dell’inchiesta che al momento vede indagati i proprietari di un appartamento, per omicidio colposo e omessa controllo, che però hanno negato il possesso della statuina incriminata