Duplice omicidio Ponticelli, Pipolo confessa e chiede perdono
Antonio Pipolo, ex esponente del clan De Micco, chiede perdono alle famiglie delle vittime dell’agguato in cui uccise Carlo Esposito ed Antonio Imperatore e confessa gli omicidi. Ma le dinamiche, secondo i magistrati, sono ancora da chiarire.
MOLTI GLI ELEMENTI ANCORA DA CHIARIRE
Gli inquirenti sono a lavoro per comprendere la veridicità dei fatti raccontati, poiché Pipolo avrebbe fornito versioni diverse e discordanti. In base a quanto emerge dalla narrazione del pentito, la mattina del 20 luglio 2022 nel Rione Fiat di Ponticelli, avrebbe sparato ad Esposito che era di spalle rispetto all’ingresso intento a preparare il caffè. Solo in un secondo momento si sarebbe reso conto della presenza dell’altro uomo, e impressionatosi perché quest’ultimo avrebbe messo la mano all’altezza dell’inguine, avrebbe sparato. La seconda vittima in questione era proprio Imperatore, un innocente operaio che stava riparando la veranda degli Esposito. La famiglia della vittima si è costituita parte civile, seguita dall’avvocato Alessandro Motta. A cercare di fare chiarezza le pm Antonella Fratello e Simona Rossi, con la procuratrice Rosa Volpe.
IL CLAN DEL OMICIDA AVEVA INTENZIONE DI UCCIDERLO
Infatti sono molte le dinamiche ancora da chiarire a causa delle diverse versioni fornite dall’omicida ai diversi interrogatori. Secondo il racconto Pipolo avrebbe scelto di compiere l’omicidio perché il suo stesso clan avrebbe avuto l’intenzione di ucciderlo simulando una rissa in discoteca. Agguato dal quale si sarebbe salvato grazie all’intervento di un amico che avrebbe mandato una ragazza nel locale per avvertirlo. Tra le incongruenze riscontrate anche il nome del mandante dell’omicidio.