BRUSCIANO – “Brusciano è un caso nazionale. Unico comune in Italia, sopra i 15 mila abitanti, che non ha un pluralità di candidati a sindaco alle elezioni amministrative. Hanno ucciso la democrazia, si è creato un precedente pericoloso”.
Così l’avvocato Giuseppe Montanile nel corso di una conferenza stampa convocata a Napoli. Il giurista precisa prima di ogni ragionamento “rispetto le decisioni ma serve riflettere ed intervenire”.
“C’è – sottolinea – una vicenda paradossale sulla quale va acceso un riflettore nazionale. Sono stato escluso, con le mie liste dal voto, riammesso dal TAR e poi escluso, su ricorso della controparte, dal Consiglio di Stato. Ora c’è un vuoto normativo che è un caso nazionale”.
“La legge – spiega – disciplina l’ipotesi di candidati unici nei comuni inferiori ai 15 mila abitanti e non in quelli superiori dove deve esserci la possibilità di più scelta e dove le opposizioni, per legge, hanno ruoli e compiti di vigilanza. Mancherà tutto questo”.
L’avvocato Montanile, già sindaco di Brusciano si è rivolto al Ministro dell’Interno ed al Prefetto di Napoli “si chiede – e lo dice anche nel suo esposto – che le liste ‘La politica per Bene’ e ‘Cambia Brusciano’ non vengano escluse dalla competizione per garantire democrazia e per salvaguardare i diritti e le libertà fondamentali. I cittadini hanno il diritto di scegliere, nei comuni sopra i 15 mila abitanti, fra più opzioni”.
Nella parte finale l’invito al Prefetto di Napoli. “Ho già sollecitazioni da amici e cittadini, da imprese e famiglie, a continuare nella battaglia. Faremo ricorso anche dopo le elezioni. Mi chiedo – conclude – chi pagherà i danni di una inutile consultazione, chi le spese, chi assisterà, serve fare nulla, ad una possibile spreco di risorse”.