Se dovessero riuscire a raccogliere 35mila firme nel mese di Agosto, ci saranno anche l’ex sindaco Luigi de Magistris e il simbolo Unione popolare alle elezioni politiche di fine settembre.
Una tornata elettorale anomala, scandita non solo dall’insolito periodo ma dall’eccessivo mercato delle vacche che ha scatenato.
Grande punto interrogativo in particolare sul futuro dei parlamentari del movimento cinque stelle, spaccatosi un attimo prima di contribuire a fare affondare il Governo Draghi.
Al netto di Luigi Di maio, che sembra destinato a un partito di centro se non in una clamorosa uscita di scena, resta quello dell’ex premier Giuseppe Conte con il suo presunto consenso maturato nei giorni caldi della pandemia il nome caldo da corteggiare per la neonata Unione popolare, che grazie al sostegno di altri partiti come Potere al Popolo punta a creare un nuovo polo a sinistra del Partito democratico