“Il Ventisettenne Konte Allhaje, entrato in carcere nel mese di ottobre 2024, in data 30 settembre 2025 dal carcere di Poggioreale viene ricoverato all’Ospedale Cardarelli e poi trasferito al Cotugno, in data 3 ottobre, per una grave forma di Tubercolosi, morendovi in data 10 ottobre 2025. Il Magistrato ha predisposto l’autopsia per comprovare il motivo del decesso. Nella nottata di oggi, sempre a Poggioreale, un detenuto italiano di quarantuno anni è deceduto per cause ancora da accertare. La salma è stata trasferita, nell’obitorio del Secondo Policlinico di Napoli, per l’autopsia”. A segnalare le due morti avvenute in pochi giorni tra le mura del “Giuseppe Salvia” è il Garante dei detenuti della Regione Campania, Samuele Ciambriello: “Si continua a morire di carcere e in carcere. Restando a Poggioreale, dall’inizio dell’anno si sono verificati 2 suicidi, 25 tentativi di suicidio, 202 atti di autolesionismo, 3 decessi per cause da accertare e 9 decessi per cause naturali. In riferimento al decesso del giovane gambiano, ho scritto al Provveditore campano dell’amministrazione penitenziaria, al Direttore del Carcere di Poggioreale ed al Direttore Sanitario dello stesso per chiedere informazioni sulla vita del detenuto durante la detenzione, se soffrisse di patologie, se vi fossero possibilità che il virus tubercolosi fosse già incubato nel soggetto senza però ricevere una diagnosi. In considerazione del fatto che i suoi compagni di cella mi hanno riferito che soffriva da tempo di dolori, tossiva, perdeva sangue dalla bocca. I 5 compagni di cella sono stati testati con analisi specifiche risultando negativi al virus tubercolosi, ma il giovane morto era un lavorante, in questo senso ho chiesto alle autorità competenti se le aree frequentate dal detenuto siano state sanificate, disinfettate e se, alcuni detenuti in contatto con Konte Allhaje siano stati testati.”
Sullo sfondo il dato impietoso relativo alle strutture detentive della Campania, regione dove l’indice di sovraffollamento è al 139%