I fori dei protettili, su una saracinesca e sulla colona di marmo, raccontano di una pistola che ha sparato in tutte le direzioni. Mentre veniva pestato con furia da un clochard con un tondino di ferro, il luogotenente della Polizia Municipale, Salvatore Ruoppolo, ha esploso sette colpi con l’arma d’ordinanza. Con uno ha ferito il senza dimora. Lo hanno salvato i passanti, di certo non i militari che presidiano il Duomo di Napoli. Ma questo episodio dovrà essere vagliato da un magistrato. Ed ha già strascichi politica.
PERSISTE A NAPOLI L’EMERGENZA CLOCHARD
L’emergenza clochard è l’argomento su cui sta divampando la polemica politica, visto che è dall’inizio del mandato che la giunta Manfredi ha trovato sul suo cammino non pochi ostacoli sulla strada intrapresa dall’assessore alle Politiche sociali, Luca Trapanese, per affrontare l’aumento di indigenti che vivono nelle strade di Napoli.
Dell’assessore chiede al sindaco il ritiro della delega il coordinatore regionale di forza Italia, Fulvio Martusciello.
Sotto i riflettori l’eurodeputato berlusconiano mette l’intervista rilasciata da Trapanese sull’episodio di via Duomo, in cui il titolare delle Politiche sociali ammette la difficoltà della macchina comunale davanti al numero sempre crescente di persone in difficoltà.
L’ASSESSORE TRAPANESE AMMETTE LE DIFFICOLTA’ DELLA MACCHINA COMUNALE
Non dichiara resa ma poco ci manca l’assessore Trapanese, che pur snocciola dati e numeri di quanto fatto fino ad ora. Un problema quello dell’emergenza senza tetto che il comune ha provato a risolvere nel recente passato anche in chiave di ordine pubblico e decoro urbano, fallendo miseramente.
Chi un anno e mezzo fa guidava in Galleria Umberto una squadra di vigili urbani per lo sgombero coatto dei clochard, l’assessore alla Sicurezza De Jesu, oggi chiede di accelerare per dotare i vigili dei teaser, le pistole elettriche. Basterà?