Varianti inglesi riscontrate nell’area vesuviana, tasso d’incidenza che supera in tre giorni il 10%, contagi alle stelle a Napoli e nella sua provincia.
E’ questo lo scenario che proietta la Campania verso misure restrittive sempre più stringenti. L’unità di crisi regionale da oggi ha avviato controlli a tappeto con tamponi nasofaringei in numerose città dove sono stati riscontrati numerosi casi di varianti per lo più inglese.
Attenzionate Pompei, Castellammare di Stabia e Torre Annunziata dove nelle ultime ore il numero dei contagi è stato esponenziale.
La Regione ha deciso di impegnare in un’azione straordinaria il Tigem e l’Asl Napoli1 per rendere quanto più puntuale e capillare l’individuazione delle varianti. Si tratta di un lavoro indispensabile, spiegano dall’unità di crisi, per far fronte a una crescita del contagio che rende ormai inevitabile la “zona rossa” in Campania.
La Regione, inoltre si è data l’obiettivo di completare nel giro di una settimana la vaccinazione di tutto il personale scolastico per cercare una volta calati i contagi di riaprire l’attività scolastica in presenza.
A San Giorgio a cremano si è svolta una riunione operativa per l’apertura del nuovo polo vaccinale che sorgerà all’interno del centro polifunzionale della cittadina vesuviana. Nel corso dell’attuale emergenza sanitaria, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha realizzato, di concerto con il Ministero della Salute, una campagna di controlli a livello nazionale presso i bar ed i servizi di ristoro ubicati all’interno di ospedali e presidi sanitari pubblici e privati.
Su 382 esercizi di somministrazione di alimenti e bevande collocati in aree interne di strutture sanitarie, 132 hanno evidenziato irregolarità.
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