La vernice bianca che circondava i corpi senza vita di Elvira Zibra, Alessandra Navarra e dell’ignegner Giuseppe Iazzetta va via via cancellandosi.
Ma la situazione tra piazza Sannazaro, via Caracciolo, via Piedigrotta, via Piedigrotta e la Torretta resta grave e pericolosa.
Nelle ultime ore ennesimo incidente stradale.
Questa vota in via Giordano Bruno, dove un operatore ecologico è stato investito da un centauro fuggito poi via senza prestare soccorso.
Una strada, quella che dovrebbe essere una corsia preferenziale, ma di fatto terra di nessuno, negli anni già teatro di altri sinistri stradali mortali o gravi ferimenti di pedoni e centauri.
Il dipendente Asìa trasportato al Cardarelli è in prognosi riservata ma non è in pericolo di vita.
Stamattina nonostante gli appelli fatti dai comitati civici di quartiere, le strade principali del quartiere erano senza semafori.
Da lampeggianti nei giorni scorsi, stamattina gli impianti erano totalmente spenti con auto e moto che sfrecciavano a tutta velocità e cittadini costretti a rischiare la vita sugli attraversamenti pedonali.
Nelle scorse settimane dopo le tragiche morti di Elvira, Alessandra e Giuseppe il comune si era mosso con l’installazione delle strisce rallentatori una sorta di dissuasori che vibrano sull’asfalto per spingere i veicoli a rallentare la velocità.
Una soluzione che non piace al presidente della commissione mobilità Nino Simeone che chiarisce.