Scritta durante la prigionia nei campi nazisti fra il 1943 e il 1945,la favola traspone su un piano poetico e fantastico memorie di guerra e affronta in forma di metafore temi quali il potere, le leggi razziali, la prigionia, il Nazismo, l’armistizio, la Liberazione.
UNA FAVOLA CHE NARRA LE AVVENTURE DEL FIGLIO DEL RE GONTRANO
Le Fate Sapienza, Bellona e Poesia, incaricate dal Mago Merlino di sostituirlo come padrino di battesimo, decidono, per eccesso di zelo, di triplicare il bambino in tre fratelli gemelli, ognuno dei quali eccellerà in un ideale: la Cultura, il Coraggio, l’Arte.
INSTALLAZIONE APERTA AL PUBBLICO FINO AL 28 MAGGIO
L’incantesimo porterà i tre prìncipi ad affrontare molte prove: l’incontro con l’Ombra, il segreto dell’Acqua, la filosofia del Numero, la lotta con l’Orco, fino a quando Merlino, stanco dei pasticci creati dalle Fate, deciderà di sciogliere la magia.
«Enigma 33, è un lavoro politico nomade e musicale sulla lontananza, una partitura di luce numerale e cinematica in variazione, un’opera sul concetto di intervallo che si apre alla memoria collettiva, raccontata a bambini e adulti dai pesci/ marionette e dalla barca “vagabondo” che se ne va per mare, accompagnata dalla fisarmonica spazializzata di Claudio Jacomucci e dalla voce narrante di Franco Mazzi che segnano il tempo e il ritmo del mare». (Lucia Romualdi)
Il titolo del lavoro è una citazione di “enigma” il dispositivo elettromeccanico, mascherato da macchina da scrivere e utilizzato dalle forze armate tedesche durante la seconda guerra mondiale per messaggi cifrati – modificato più volte, enigma riuscì comunque a essere decodificato.
L’installazione site–specific per la Sala Assoli, è prodotta da Studio Trisorio e Casa del Contemporaneo, con il sostegno di Seda, e sotto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.
La musica è realizzata con il supporto del Fonds Podiumkunsten, Performing Arts Fund NL.