Esplosione Ercolano, i familiari delle vittime: “Speravamo in pene più severe”
Aveva in braccio la figlia di un anno e mezzo, Rosita Giorgetti, la compagna di Samuele Tafciù, il 18enne morto nell’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio del novembre 2024 in cui persero la vita anche le gemelle Sara e Aurora Esposito. Poco distante il padre del ragazzo, Kadri Tafciù, guarda le foto del figlio. Dopo le condanne a 17 anni e mezzo inflitte, con rito abbreviato, a Pasquale Punzo e Vincenzo D’Angelo, ritenuti responsabili della tragedia, non si danno pace i familiari del giovane. Una sentenza ritenuta ingiusta e che già aveva scatenato la loro rabbia in aula. Ora sono tornati all’esterno del palazzo di giustizia napoletano per chiedere pene più severe. (Interviste in video allegato)
