20 anni di reclusione per due degli imputati. E’ la richiesta che i pm Stella Castaldo e Vincenzo Toscano hanno formulato per Pasquale Punzoi e Vincenzo D’Angelo. Il processo con rito abbreviato è relativo all’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio avvenuta a novembre dello scorso anno ad Ercolano, in provincia di Napoli, e nella quale morirono tre giovani. Uno dei tre, l’albanese Samuel Tafciu, era al primo giorno di lavoro. L’ipotesi accusatoria sulla quale si sono soffermati gli inquirenti è triplice omicidio volontario con dolo eventuale, caporalato, detenzione e fabbricazione di esplosivi, violazione delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Per un terzo imputato, Raffaele Boccia, la richiesta è di 4 anni con l’ipotesi di concorso in fabbricazione abusiva di materiale esplodente. Insieme con il 18enne Tafciu nell’esplosione morirono le due gemelle di 26 anni Sara e Aurora Esposito.
Durante l’udienza non sono mancati i momenti di tensione di commozione. In particolare durante le fasi della ricostruzione della tragedia da parte degli inquirenti. Attimi in cui i familiari hanno ripercorso mentalmente i momenti immediatamente successivi alla terribile esplosione.
Per il deputato di AVS, Francesco Emilio Borrelli, “20 anni sono il minimo per chi ha causato questo massacro”
