sabato, Settembre 20, 2025
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Esplosione Marcianise, s’indaga per omicidio colposo plurimo

I tre stavano lavorando a un silos di oli esausti quando la deflagrazione li ha investiti in pieno.

Esplosione Marcianise, s’indaga per omicidio colposo plurimo

Si indaga per omicidio colposo plurimo: questa l’ipotesi di reato per cui la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo dopo l’esplosione avvenuta nella zona industriale di Marcianise, costata la vita a tre persone.

A morire sono stati il titolare dell’azienda Ecopartenope, Pasquale De Vita, 51 anni, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, Ciro Minopoli, 50 anni, e l’operaio Antonio Donadeo, 64 anni. I tre stavano lavorando a un silos di oli esausti quando la deflagrazione li ha investiti in pieno.

Dalle prime verifiche della Polizia e dei tecnici dell’ASL di Caserta, l’esplosione potrebbe essere stata causata da una scintilla partita durante lavori di saldatura su una sonda del serbatoio, entrata in contatto con i vapori tossici degli oli esausti. Al vaglio degli inquirenti anche l’ipotesi di un errore umano legato alla mancata decompressione dei gas. Il sito produttivo è stato sequestrato.

Lutto cittadino

Il primo cittadino Antonio Trombetta ha annunciato la proclamazione del lutto cittadino. (Intervista in video allegato).

Non è la prima volta che il nome della Ecopartenope finisce al centro di un’inchiesta: in passato la società era finita sotto i riflettori per presunti legami con il clan Belforte e traffico illecito di rifiuti. Accuse che riguardavano, secondo le indagini dell’epoca, intestazioni fittizie e il reimpiego di capitali illeciti. Da allora, però, la proprietà dell’azienda è cambiata.

Un’ennesima tragedia che allunga la lista delle morti bianche in Campania. A fine luglio il cedimento del cestello di un montacarichi in un cantiere all’Arenella fece precipitare per 20 metri tre operai.