Estorsione a un broker assicurativo, in carcere il padre dell’uomo che ferì l’agente Barbato
Prestare 2000 euro, per ottenerne indietro grazie a violenza e minacce e a tassi usurai 45mila, è costato caro a Salvatore Rende, 57 anni, destinatario il 14 febbraio scorso di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dalla Squadra investigativa della polizia di Bagnoli. Usura ed estorsione i reati contestati dalla procura di Napoli.
LA DENUNCIA DI UN BROKER DI FUORIGROTTA ALLA BASE DELL’INCHIESTA
Il provvedimento è frutto di un’inchiesta scaturita dalla denuncia di un broker assicurativo di Napoli. Nel luglio del 2015, il broker, del quartiere Fuorigrotta, aveva chiesto un prestito di duemila euro. Ma dopo sette anni di soprusi e minacce ed avendo restituito circa 45.000 mila euro, il suo usuraio continuava a perseguitarlo, obbligandolo anche al pagamento delle polizze assicurative delle sue auto.
IL FIGLIO FERI’ GRAVEMENTE L’AGENTE DI POLIZIA NICOLA BARBATO NEL 2015
Salvatore Rende, è il padre di Raffaele, il pregiudicato condannato a 14 anni di reclusione per aver ferito a colpi di pistola l’agente di polizia, Nicola Barbato. Episodio avvenuto il 24 settembre del 2015. Barbato era in servizio antiracket in borghese, in via Leopardi. Rende, che al processo disse di aver scambiato l’agente per l’affiliato di un clan rivale, aprì lo sportello e fece fuoco contro Barbato, ferendolo gravemente. Per mesi la vita del poliziotto è stata appesa a un filo