lunedì, Aprile 29, 2024
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Fake news Forza Italia, la Federico II non espone mezz’asta: ma c’è da ieri

Il coordinatore regionale di Forza Italia Fulvio Martusciello chiede l'intervento del ministro dell'Università Annamaria Bernini

“Comportamenti del genere vanno sanzionati”. Non ci sta l’eurodeputato e coordinatore regionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello e minaccia di denunciare il rettore dell’Università Federico II Matteo Lorito. Quest’ultimo, sulla scia del collega di Siena Tommaso Montanari, si sarebbe rifiutato – a detta del fedelissimo del leader scomparso –  di esporre la bandiera a mezz’asta in segno di lutto per la morte di Silvio Berlusconi.

Ma è una fake news. Lo dimostrano la foto pubblicata e fonti interne dell’Università che confermano l’esposizione della bandiera dalle 10.30 di ieri.

IL POST SU FACEBOOK DI CORDOGLIO DEL RETTORE LORITO

Ma a sgombrare definitivamente il campo dall’ostilità del rettore Lorito è un suo post pubblicato ieri sul profilo privato di Facebook: “ll suo impegno e le sue capacità sono indiscusse, così come il fatto che il Presidente Berlusconi ha segnato un’epoca della nostra storia recente.Esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia”.

LA SOLIDARIETA’ AL RETTORE DI SGAMBATI (UIL CAMPANIA E NAPOLI)

“Il cordoglio e rispetto per il presidente Berlusconi non si possono ridurre a voler sanzionare un rettore che dirige la più antica Università laica italiana e che ha deciso di non esporre la bandiera a mezz’asta con una scelta assolutamente discrezionale. Invocare sanzioni e rappresentare questa decisione come una scelta fuori legge è veramente un paradosso”. Così il segretario generale Uil Campania e Napoli, Giovanni Sgambati, esprime “piena solidarietà” al rettore dell’Università di Napoli, Federico II, Matteo Lorito.

L’AFFONDO DEL COORDINATORE REGIONALE DI FORZA ITALIA

Per Martusciello si tratta di una scelta culturalmente sbagliata. Ma cosa più grave, secondo l’esponente di Forza Italia, è “un messaggio fortemente negativo: le leggi dello Stato si possono calpestare”.

E poi si rivolge subito al ministro per l’Università Anna Maria Bernini per chiedere un approfondimento immediato sulla decisione del rettore. E ancora: “Cosa insegnano questi docenti agli studenti? Che le leggi non vanno rispettate?”

 

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