Tornano in piazza le famiglie Arcobaleno. Come in altre piazze d’Italia, anche a Napoli l’associazione di genitori LGBTQIA+ ha manifestato contro la legge Varchi, prevede sia reato il ricorso alla gestazione per altri. Davanti alla sede della Prefettura, in piazza del Plebiscito. Un presidio contro “la criminalizzazione da parte del Governo e della maggioranza parlamentare”. Tra le associazioni presenti a Napoli Agedo, Antinoo Arcigay Napoli, ALFI Le Maree, Associazione Trans Napoli, Pride Vesuvio, Fondazione GIC e il gruppo territoriale di Famiglie Arcobaleno. Hanno inoltre presenziato gli assessori comunali Luca Trapanese ed Emanuela Ferrante, la deputata M5S Gilda Sportiello e rappresentanti della CGIL
IL SIT IN PIAZZA DEL PLEBISCITO
I partecipanti hanno espresso “forte preoccupazione per le recenti proposte di legge che criminalizzano la GPA, definendola un ‘reato universale”. Con slogan e striscioni, hanno “denunciato gli attacchi del Governo e della maggioranza parlamentare, giudicati in contrasto con i principi fondamentali della Costituzione italiana e del Diritto internazionale”. “Giorno dopo giorno, il Governo sta dimostrando di voler tornare indietro nel tempo – hanno dichiarato i rappresentanti delle associazioni – con provvedimenti fascisti che ricordano i peggiori periodi della nostra storia. Per questo facciamo appello a tutte le forze democratiche e alle Istituzioni, in primis al Presidente Mattarella, di non permettere che i diritti delle famiglie arcobaleno e delle persone LGBTQIA+ vengano calpestati”. Alcuni attivisti e alcune attiviste si sono fatti ‘ammanettare’ simbolicamente ai bambini e alle bambine delle famiglie arcobaleno, sottolineando “l’assurdità di una legge che considera l’amore e il desiderio di genitorialità un reato. Le manette giocattolo saranno consegnate al Prefetto con la richiesta di fermare questa deriva autoritaria”. ”
(Foto di Raffaella de Luise)