Islam chiama Napoli. Regala sempre un colpo d’occhio la Festa del sacrificio, che oramai come da tradizione la comunità musulmana residente nel capoluogo campano organizza in città.
Da qualche anno in piazza Garibaldi, in passato anche con qualche polemica da parte dei circoli di estrema destra, come Casapound, che ha una sede nella vicina via Foria.
LA FESTA CHE RICORDA IL SACRIFICIO DEL PATRIARCA ABRAMO
Si tratta di una delle maggiori feste del calendario islamico, che ricorda il sacrificio a Dio compiuto dal patriarca Abramo in sostituzione del proprio figlio.
I musulmani ricordano la suprema prova di fede di Abramo che sacrificò un montone dopo che Dio gli aveva chiesto di uccidere e offrirgli in sacrificio suo figlio Ismaele, salvato dall’intervento dell’angelo. Un migliaio di persone radunate in piazza, per una delle festività più importanti per i fedeli del Corano.
Voce della preghiera Amar Abdallah, imam della moschea di Corso Arnaldo Lucci e presidente della comunità islamica di Napoli.