Diventano terreno di scontro politico i festeggiamenti in città per lo scudetto del Napoli. Dopo le dieci domande a Gaetano Manfredi, le punzecchiatine delle ultime settimane e l’annuncio di una possibile ricandidatura, l’ex sindaco Luigi de Magistris lancia, dai microfoni di Radio club91, un altro dardo contro l’attuale primo cittadino. L’argomento, l’idea venuta ai professori di palazzo San Giacomo di voler regolamentare i festeggiamenti per il tricolore in piazze a numero chiuso. In assenza di smentite da parte di Manfredi dopo la prima avvisaglia di polemiche, de Magistris mette il dito nella piaga: “feste a numero chiuso ? Solo chi non conosce Napoli può pensarlo. Manfredi bacchetta i napoletani ma non ci sono mai stati atti vandalici nelle feste popolari”
L’OPA DI DE MAGISTRIS SU SAN GIACOMO
“La passione e le vittorie non si possono regolamentare con ordinanze e decreti anche perché i napoletani sapranno far convivere la gioia non programmabile, perché stupenda, spontanea, con l’amore profondo che nutrono per la nostra città – continua “Giggino”. Ricorda poi le ordinanze contro la malamovida e i piani antiviolenza: “Invece di spiegare come abbiano fallito nel piano anti violenza ha apostrofato i napoletani come teppisti dicendogli di non imbrattare Napoli. “
LA FRECCIATINA AD AURELIO
Infine, la stoccata al presidente de Laurentiis: “E dipendesse da me non vieterei tamburi e bandiere al Maradona”.