Torna a puntare il dito contro la Regione Campania la premier, Giorgia Meloni. Questa volta il terreno dello scontro sono i migranti e il decreto flussi. C’è disparità, ha denunciato il capo del Governo, tra il numero di ingressi nel Paese per motivi di lavoro e quello di contratti firmati. Uno scenario che si fa ancora più allarmante se si guarda la nostra regione dove, potrebbe esserci la regia occulta della camorra. Giorgia Meloni annuncia inoltre un esposto al procuratore nazionale antimafia, Giovanni Melillo e una revisione della legge che regola gli arrivi di migranti nel nostro Paese, la Bossi Fini del 2002.
LA RISPOSTA DELLE ISTITUZIONI CAMPANE
Il Governatore Vincenzo de Luca questa volta non si fa coinvolgere nella polemica istituzionale, ricordando a tutti che l’immigrazione è materia del Governo nazionale. Una risposta alla presidente del Consiglio, sul rischio di manovre criminali dietro ai flussi di migranti, la dà però il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri Risponde alla premier anche il prefetto di Napoli, Michele di Bari
LA VOCE DI CHI E’ IMPEGNATO IN PRIMA LINEA
Sull’argomento abbiamo intervistato anche chi opera in prima persona sul campo e nel recente passato lo ha fatto anche dall’interno delle istituzioni, come Laura Marmorale, operatrice sociale, presidente dell’ONG Mediterranea ed ex assessore ai Diritti di Cittadinanza del comune di Napoli