“La nostra Federazione Piccole Imprese, nel 2021 riunisce 12.348 piccole imprese, con 64 Sedi Territoriali su tutto il territorio nazionale, 5 Strutture Nazionali, 6 strutture regionali autonome, 2 Enti Bilaterali, un Organismo Paritetico Nazionale per la sicurezza sul lavoro. Ha sottoscritto 13 Contratti Nazionali di Lavoro, 22 Contratti di secondo livello, oltre 5 mila conciliazioni, un risultato che ci soddisfa molto e che ci proietta tra le Federazioni maggiormente rappresentative”.
E’ quanto ha dichiarato Antonina Terranova, Presidente di FMPI nella conferenza stampa tenuta insieme con il Direttore Generale Salvatore Ronghi, il responsabile delle politiche attive per il lavoro Giuseppe Fontanarosa, il vice direttore generale Massimo Lucidi.
“Il settore che maggiormente rappresentiamo è quello delle piccole imprese da 10 a 50 dipendenti” – ha sottolineato la presidente Terranova – che ha aggiunto: “ciò ci rende ancora più orgogliosi, considerato che, solo nel 2019, è decollato il progetto FMPI e che, nei due anni successivi, abbiamo subito la più grande e disastrosa crisi a seguito della pandemia da Covid19. Per dare slancio alla nostra azione – ha evidenziato la presidente di FMPI – abbiamo deciso di puntare su un nuovo e più forte assetto organizzativo a cominciare dalla nomina, su mia proposta e con la condivisione della Segreteria Federale e dell’Assemblea Generale, di Salvatore Ronghi a Direttore Generale”.
“Ho accettato la nomina della Federazione Medie e Piccole Imprese perché sono certo che, nell’attuale critico quadro economico, la categoria che necessita di maggiore attenzione e di supporto è quella dei piccoli imprenditori, che reggono la produzione in Italia, sostengono i livelli occupazionali e sono essi stessi lavoratori ma senza alcuna tutela. Investire sulle piccole imprese significa rafforzare la contrattazione e creare lavoro stabile e di qualità” – ha sottolineato Ronghi, che ha rivestito incarichi politici e sindacali ed è stato Segretario Generale della Regione Lazio.
“Per superare la crisi economica in cui versa l’Italia, il prossimo Governo dovrà occuparsi delle piccole imprese e farne il baricentro della propria azione politica con la drastica riduzione della tassazione a loro carico, l’abolizione dell’Irap e il taglio del cuneo fiscale” – ha aggiunto Fontanarosa per il quale “bisogna avviare immediatamente un tavolo di confronto per garantire un’equa distribuzione dei salari per superare i contratti ‘pirata’”.
“Le ripercussioni economiche del conflitto Russia-Ucraina, con l’incremento del costo dell’energia e dell’inflazione hanno creato un’ulteriore crisi dei mercati con gravi conseguenze sulle imprese e sulle persone – ha evidenziato Lucidi -, in particolare occorre intervenire con urgenza per un Piano energetico alternativo e sostenibile per ridurre il costo dell’energia e per fissare un tetto massimo al prezzo del gas e fermare la corsa dell’inflazione per rimettere in moto i consumi e la fiducia nel nostro Paese”.