lunedì, Settembre 16, 2024
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Funerali a Scampia, il monito del Vescovo Battaglia

"Il crollo materiale è il simbolo del crollo morale che va evitato"

In una piazza semideserta a Scampia si sono tenuti i funerali delle tre vittime del crollo nella vela Celeste. Circa trecento persone, hanno voluto dare l’ultimo saluto a Roberto Abbruzzo, 29 anni, Margherita Della Ragione, 35 e Patrizia Della Ragione, 53 anni. Momenti di commozione, oltre allo strazio dei parenti, all’arrivo dei feretro. L’Arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, ha celebrato le esequie. Prima del rito c’è stato un momento di preghiera, alla presenza dei soli familiari delle vittime, nella chiesa della Resurrezione di Scampia. A Napoli è stato proclamato il lutto cittadino con bandiere a mezz’asta in tutti i palazzi delle istituzioni. Presenti il presidente della Regione De Luca, il sindaco di Napoli Manfredi, il prefetto Michele di Bari e l’ex presidente della Camera Roberto Fico.

IL MONITO DI BATTAGLIA

Il crollo alla Vela di Scampia simbolo di un crollo morale da arginare e prevenire in tutte le periferie del Sud. È il messaggio che l’arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, affida all’ omelia pronunciata nel corso delle esequie delle tre vittime del crollo della Vela Celeste di Scampia in corso a Napoli alla presenza di alcune centinaia di persone in piazza Giovanni Paolo II. “Gli abitanti di Scampia – ha esordito don Mimmo – che per già molto tempo hanno subito etichette mediatiche frettolose e generalizzanti, che hanno tanto lottato per scrollarsi di dosso un’opinione pubblica che legge le situazioni con una superficialità spesso più attratta dalla decadenza del male che dai tanti segni primaverili di riscatto, oggi si ritrovano qui, insieme all’intera città, per piangere Roberto, Patrizia, Margherita e per pregare per la guarigione di Carmela, Martina, Giuseppe, Luisa, Patrizia, Mya, Anna, Greta, Morena Suamy e Annunziata, vittime di un crollo che va ben oltre le macerie di cemento e ferro, assurgendo a simbolo di un crollo sociale che deve essere arginato, prevenuto, evitato, non solo qui ma in tutte le periferie della nostra città, del nostro Sud, della nostra Italia!”.

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