In quello slargo angusto, davanti alla chiesa di Santa Lucia a Sant’Antimo, centinaia di persone hanno voluto salutare con un applauso commosso l’ultimo viaggio terreno di Giulia. I palloncini bianchi, le lacrime e la commozione, hanno caratterizzato una giornata che l’intera comunità ha vissuto con trasporto.
Giulia, che portava in grembo il piccolo Thiago, strappata alla vita dalla furia omicida del fidanzato, è stata ricordata durante la messa. Rigorosamente in forma privata. La funzione è stata presieduta dal vescovo di Aversa Angelo Spinillo.
Tanti i volti rigati dalle lacrime, tante le giovani donne con indosso una t-shirt bianca e la scritta: “Giulia e Thiago, l’amore non può fare male”. Lo stesso concetto scritto su uno striscione affisso davanti alla chiesa: “L’amore regala e non priva. Protegge e non uccide”.
NELLA CHIESA ANCHE IL GONFALONE DELLA REGIONE CAMPANIA
La cerimonia è durata poco più di 45 minuti. C’è stata tanta commozione – come è stato poi raccontato dal parroco don Salvatore Coviello, che in questi giorni è stato vicinissimo alla famiglia – quando Claudia, la sorella di Giulia, ha letto una lettera di addio. Per salutare Giulia ma anche per salutare Thiago, il figlio mai nato. Sarebbe nato tra due mesi, sarebbe stato accolto con amore dalla famiglia della mamma, ma la crudeltà di un padre accecato dai suoi demoni, non gli ha consentito di venire la mondo.
Nella chiesa della parrocchia di Santa Lucia oltre al gonfalone della Regione Campania sono stati esposti anche quelli del Comune di Sant’Antimo e del Comune di Senago, rappresentato dal sindaco Magda Beretta.