giovedì, Maggio 2, 2024
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Garcia smentisce Kvaratskhelia alla vigilia della sfida col Real Madrid

L'allenatore: ""Un confronto con i giocatori dopo il momento difficile? Non date retta a queste stupidaggini".

La mutazione del Napoli, o meglio il riallineamento della squadra ai dettami tattici spallettiani, non è stata frutto di un confronto tra allenatore e giocatori dopo la trasferta di Genova. Rudi Garcia alla vigilia del match con il Real Madrid smentisce Kvaratskhelia e parla di stupidaggini. Il francese mezzosangue non ci sta a passare per uno che si è fatto commissariare e dispensa sorrisi e consigli. Chi conosce il calcio, chi lo guarda con sereno distacco, sa che questa sua posizione è poco difendibile. Ma non può farne a meno. Ha assaggiato la polveriera Napoli, si è reso conto dell’esplosività della piazza, ha capito che da un giorno all’altro si era ritrovato davanti a un plotone di esecuzione. E quindi, al cospetto del suo capitano, ha ostentato sicurezza e un atteggiamento paternalistico.

Da Ancelotti a Spalletti fino a Garcia (passando per Gattuso), Di Lorenzo ne avrebbe di cose da raccontare. Ma la signorilità, il riserbo e la qualità dell’uomo glielo impediscono. Come gli impediscono di rivelare cosa sta accadendo a Osimhen e limitandosi a proteggere il gruppo, chiamato domani sera a una sfida ad altissimo livello. Il Napoli 2023, con lo Scudetto sul petto, è squadra oramai abituata alla vetrina continentale. Ha superato l’antico problema dell’inesperienza, se la gioca col Real con il piglio giusto. La convincente vittoria su un campo minato come quello di Lecce la dice lunga sulla consistenza e sulla condizione della squadra. De Laurentiis, che dopo la vittoria con l’Udinese è rimasto negli spogliatoi fino all’una di notte, vuole fortissimamente la coppa dalle grandi orecchie. Ma non molla sui rinnovi di Osimhen e Kvaratskhelia. Punta sulla sua buona stella, blindando (per ora) Garcia e augurandosi l’agevole superamento del girone, per poi provare a andare fino in fondo. Il vento caldo di ottobre soffia di nuovo nella giusta direzione, sempre che Carletto da Reggiolo non abbia in servo uno scherzo indigesto e rovini i piani del patron che lo aveva fatto fuori proprio dopo una squillante vittoria in Champions.

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