Gemme Farnese, la collezione del MANN riapre al pubblico
Torna a brillare sotto una luce tutta nuova la collezione delle Gemme Farnese. Dopo un attento lavoro di rinnovamento, nell’ambito del Progetto PON Cultura e Sviluppo 2014-2020 “Valorizzazione del Medagliere”, riapre al pubblico la prestigiosa collezione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Considerata una delle raccolte glittiche più significative al mondo, la collezione annovera gemme antiche e moderne in una sintesi di rara bellezza e valore storico.
LA COLLEZIONE
La collezione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che conta oltre duemila esemplari, si distingue per la sua pregevole qualità artistica e per la presenza, oltre alle circa trecentocinquanta gemme rinvenute nei centri antichi della Campania, di una tra le più illustri collezioni storiche di glittica formatasi in Italia: quella Farnese.
Questa raccolta, creatasi a Parma alla metà del XVII secolo, fu ereditata da Carlo III di Borbone e portata a Napoli nel 1736 e, intorno alla metà del secolo, fu trasferita a Capodimonte. Nel 1806, con l’arrivo dei Francesi, Ferdinando IV di Borbone la portò con sé a Palermo, e solo nel 1817 la raccolta tornò a Napoli dove fu poi collocata nel Real Museo Borbonico. Attualmente le gemme, antiche e moderne, sono esposte in due sale al pianterreno del Museo in una selezione di esemplari significativi.
TAZZA FARNESE
L’oggetto più notevole della collezione è la Tazza Farnese, il più celebre e grande cammeo dell’antichità, in agata sardonica incisa ad Alessandria d’Egitto e databile tra la fine del II e il I secolo a.C. L’inaugurazione alla presenza del Direttore Generale dei Musei del Ministero della Cultura, Massimo Osanna.
(Intervista nel video allegato)