lunedì, Giugno 23, 2025
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Grande partecipazione al Talk di SYNLAB SDN sul tema della fibromialgia

Grande partecipazione al Talk di SYNLAB SDN sul tema della fibromialgia. Presto uno sportello dedicato a Napoli

Grande interesse e partecipazione per l’ultimo talk della salute organizzato da SYNLAB SDN e dedicato alla fibromialgia, sindrome cronica che colpisce in Italia circa 2 milioni di persone. L’incontro, tenutosi presso il centro di Via Gianturco 113, ha visto la presenza di un panel multidisciplinare di esperti che ha affrontato il tema da prospettive complementari. Attraverso testimonianze cliniche, approfondimenti scientifici e indicazioni normative, i relatori hanno evidenziato la necessità di un approccio integrato per migliorare la qualità della vita dei pazienti fibromialgici, spesso ancora vittime di ritardi diagnostici e scarsa comprensione. L’incontro, impreziosito dal dialogo proficuo e costruttivo con i pazienti intervenuti, ha rappresentato anche l’occasione per avviare una riflessione concreta sulla realizzazione di un ambulatorio dedicato alla fibromialgia nei centri SYNLAB SDN a Napoli, con l’obiettivo di offrire un punto di riferimento stabile, personalizzato e accessibile per chi convive con questa sindrome.

La diagnosi precoce è fondamentale per intervenire in modo efficace e tempestivo. È altrettanto importante instaurare un rapporto stabile e sincero tra medico e paziente, basato sull’ascolto e sulla fiducia reciproca – ha sottolineato la dott.ssa Valentina Marino, reumatologa – un approccio clinico adeguato, integrato da una corretta terapia fisica, rappresenta un’arma preziosa per accompagnare e supportare il paziente nel proprio percorso di cura”.

Nel trattamento della fibromialgia, l’approccio riabilitativo e l’attività fisica rappresentano strumenti fondamentali – ha affermato il dott. Ennio Flores, ortopedico – i pazienti, spesso bloccati dal dolore e dai sintomi, devono essere incoraggiati a superare questa fase iniziale. È importante far comprendere loro che la costanza e la perseveranza li aiuteranno a riconnettersi con il proprio corpo. Gli antinfiammatori, se ben tollerati, possono spezzare il circolo vizioso di dolore, contrattura e immobilità, restituendo al paziente la possibilità di affrontare la quotidianità con maggiore serenità”.

La fibromialgia non coinvolge solo la sfera fisica, ma incide profondamente anche su quella psicologica – ha analizzato il dott. Cristofaro Di Maio, psicologo, psicoterapeuta e sessuologo clinico –  molti pazienti presentano disturbi come la vulvodinia o altre problematiche legate al sistema nervoso, che possono avere un impatto importante sulla sfera sessuale. Il dolore percepito durante i rapporti può trasformare l’esperienza in qualcosa di negativo e traumatico. Per questo è essenziale affrontare il problema anche dal punto di vista psicologico, aiutando il paziente a sviluppare una sessualità compatibile con la fibromialgia. Attraverso un percorso di riformulazione del sintomo, è possibile acquisire consapevolezza della difficoltà e, in alcuni casi, approfondire eventuali traumi pregressi che, pur non essendo cause dirette, possono amplificare la sintomatologia. In presenza di tali traumi, la terapia E.M.D.R. si è dimostrata particolarmente efficace”.

“I pazienti affetti da fibromialgia, in Italia, non vedono ancora pienamente riconosciuti i propri diritti – ha evidenziato l’avv. Carminuccia Marcarelli di Cittadinanzattiva Campania – Nel tempo abbiamo avviato sportelli di ascolto e assistenza, e oggi siamo arrivati alla proposta di una legge regionale che sarà presto discussa per il riconoscimento ufficiale della fibromialgia in Campania. La fibromialgia è stata riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità già nel 1992 ed è ufficialmente riconosciuta in diversi Paesi europei, ma non ancora in Italia. Questa mancanza di riconoscimento impedisce ai pazienti di accedere a percorsi di cura strutturati e appropriati. Inoltre, le ripercussioni si estendono anche al mondo del lavoro, dove la sintomatologia viene spesso fraintesa e scambiata per scarso impegno. È dunque fondamentale garantire tutele concrete e il pieno riconoscimento dei diritti di queste persone”.

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